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Avventure di una mamma blogger


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Gelato alle more e pudding di riso con foglie di alloro per il Club del 27

Leaf di Catherine Phipps è un libro dedicato alle foglie di tutti i tipi, che possono avere un utilizzo in cucina. Questo mese il Club del 27 vi propone alcune ricette che troverete proprio su questo libro.

Io oggi ve ne illustro una, che mi ha colpita per la sua originalità e l’ accostamento degli ingredienti. Il binomio alloro-limone costituiscono la foglia ed il succo di origine vegetale scelti dall’ autrice per aromatizzare un pudding di riso, mentre le more daranno un tocco “vorticoso” nella preparazione finale del gelato. Se siete abbastanza curiosi e golosi, entriamo pure nella mia cucina ed in quella di Catherine.

Gelato alle more e pudding di riso con foglie di alloro

Da Leaf di C. Phipps

Ingredienti per 4

100 g di riso

750 ml di latte intero

150 g di zucchero

4 foglie di alloro

2 pezzi di zeste di limone

5 tuorli

250 g di panna

Sale

Per le more:

200 g di more

1 cucchiaio di zucchero

1 cucchiaio di succo di limone

1 cucchiaio di liquore di more

Procedimento

Iniziare con la preparazione del pudding. Preriscaldare il forno a 170° C. In una pirofila da forno mettere il riso, il latte, le foglie di alloro, le zeste di limone ed un terzo della quantità di zucchero. Cuocere per un’ ora con coperchio.

Rimuovere dal forno, aggiungere la parte rimanente di zucchero e infornare per altri 30 minuti senza coperchio.

Aggiungere i tuorli e la panna, rimuovere l’alloro e le zeste del limone. Frullare il pudding ottenendo un composto cremoso e farlo raffreddare in frigorifero.

Preparare il composto alle more. Mettere le more in un pentolino. A fiamma bassa, aggiungere lo zucchero e portare a bollore e passare le more dentro un filtro per rimuovere i semini. Aggiungere il succo di limone ed il liquore e mettere in frigorifero a raffreddare.

Trasferite il pudding all’ interno di una gelatiera e seguite le istruzioni. Successivamente, mescolate il composto alle more e mettete in freezer.

È consigliato togliere dal congelatore almeno 20 minuti prima di servire.

Il nostro alloro


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Calas per il Redone di Aprile

Sul riso si è detto tanto, il suo genoma, completamente sequenziato prima ancora di quello del grano, la dice lunga. Il riso è il cereale che ha accompagnato il nascere della civiltà, nutrendo l’umanità per millenni e resistendo fino ad oggi, adattandosi ad ogni situazione, compresa la carenza idrica. E’ scritto nei suoi geni.

Da Rice, invece , il libro che ha accompagnato lo Starbooks di Febbraio, arriva questa ricetta, veloce gustosa e furba, che ho deciso di proporre per il Redone di Aprile, in versione senza glutine.

Buon appetito!

CALAS
per circa 18-24 pezzi, a seconda delle dimensioni

(traduzione a cura di S. Orlando)

6 cucchiai di farina (per me senza glutine)
50g di zucchero semolato
2 cucchiaini di lievito per dolci
1 cucchiaino di Creole seasoning *
1/2 cucchiaino di cannella in polvere
1/2 cucchiaino di noce moscata grattugiata
2 tazze di riso a chicco lungo già cotto a temperatura ambiente (circa 560g )
2 uova grandi
1/2 cucchiaino di estratto di vaniglia
olio per friggere
zucchero a velo, per la finitura

Mescolare farina, zucchero, lievito, condimento Creolo, cannella e noce moscata in una ciotola. Aggiungere il riso usando un cucchiaio, o le mani, per separare eventuali grumi. Mescolare bene in modo che il riso sia per coperto dalle polveri.
Battere le uova con la vaniglia ed unire il composto a quello del riso.
Mescolare molto bene fino ad ottenere un  composto abbastanza umido.
Foderare una teglia con carta da cucina.
Versare l’olio in modo che sia 4-5 cm in una padella alta e farlo riscaldare (fino a 175 gradi se si usa un termometro da cucina).
Usare due cucchiai per prelevare delle piccole porzioni di composto, compattarle bene e quindi friggerle per 4-5 minuti o comunque finché ben dorate.
Farle scolare sulla carta da cucina quindi servirle dopo averle spolverizzate con zucchero a velo.

NOTE

-avevo tantissima paura di friggere queste frittelle di riso, ho usato del riso basmati avanzato dalla preparazione di un pudding ed ero molto scettica sulla buona riuscita di questa ricetta, che invece mi ha sorpresa davvero!

*al posto del condimento alla creola, ho utilizzato il Ras el Hanout che avevo già a disposizione, si tratta di una miscela di spezie che si usa di solito per condire il riso (oltre che l’agnello ed il couscous) e, visto il risultato, mi sento di consigliarlo anche a voi, se non troverete quello indicato dalla ricetta (anche se temo il giudizio dei giurati…)

la ricetta è assolutamente PROMOSSA, ma attenti alle dipendenze .-)


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Orange cardamom Rice pudding per il Redone di Marzo. Parte II.

Cereale meraviglioso il riso! Dono celeste.Sono grata alla Terra per la sua esistenza.

Il libro di Febbraio, a firma di JJ Johnson, dedicato a questo cereale, ha una bellezza che non si trova sovente in questo ramo dell’ editoria, tanto che ho deciso di bissare la partecipazione al Redone di marzo con questo keer al riso basmati, al profumo di arancia e cardamomo, tratto proprio da The simple art of rice.

Orange Cardamom Rice Pudding
da “The Simple Art of Rice”  di J.J. Johnson, Flatiron Books (trad. Ricetta a cura di A. Carissimi)

Per 4 porzioni1 tazza di riso basmati (non lavato)
4 tazze di latte intero (1 litro scarso)
450 ml di latte di cocco intero (in lattina)
½ tazza di zucchero semolato
2 cucchiaini di estratto di vaniglia
¼ cucchiaino di cardamomo macinato
la scorza grattugiata di 1 arancia media (2 cucchiaini)
un pizzico di sale marino grosso
¼ tazza di uvetta, per guarnire (opzionale)
¼ tazza di pistacchi tostati, per guarnire (opzionale)Unire il riso, il latte e il latte di cocco in una grande casseruola e portare ad ebollizione su fuoco medio, mescolando di tanto in tanto. Ridurre leggermente il fuoco e far sobbollire, mescolando spesso, per 15-20 minuti, fino a quando il riso è tenero e il composto è denso e cremoso. Aggiungere, mescolando, lo zucchero, l’estratto di vaniglia, il cardamomo macinato, la scorza d’arancia e il sale marino. Servire caldo o freddo in ciotole e guarnire con l’uvetta e i pistacchi tostati, se si desidera. 

Note

-tempi e ingredienti sono ben dosati, un riuscito equilibrio di spezie e dolcezza. Nel mondo arabo, dolci di questo genere, sono presenti sulle tavole per rompere il digiuno del Ramadan, perciò spesso sono eccessivamente dolci. Non è questo il caso, immagino, ma la dolcezza è giusta, non stopposa.

-il apprezzato l’ uvetta, forse ho abbondato, ma penso che apporti quella diversa consistenza che rende questo pudding anche allegro e molto, molto, stuzzicante.

La ricetta è Promossa!


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Somloi. La mia versione senza glutine per il Redone di Marzo ’24

SALT is Essential, di Shaun Hill, dovreste averlo nello scaffale, se siete appassionati di Food Writing e se seguite da tempo, come me, gli amici dello Starbooks…perché è un libro che fa bene al cuore, emoziona e stupisce, al tempo stesso.

Per il Redone di Marzo ho voluto scegliere una ricetta che non fosse tra quelle già testate e che contenesse un ingrediente legato ad un mio ricordo d’infanzia, in questo caso le noci.

Ultimamente, sto riflettendo sul potere del Food writing come pratica di “benessere” o, per lo meno, la mia pratica di benessere personale, insieme a poche altre cose che mi concedo nei ritagli di tempo libero.

La Scrittura come fonte di benessere -al pari dello sport o della buona alimentazione, insomma.

Ci stavo pensando proprio in questi giorni, mentre sui Social è un pullulare di incontri sul Food writing…

quello che posso dire sull’argomento viene da oltre un decennio di allenamento “su campo” e, ancora, non basta. .

Perciò ho deciso di lasciar maturare le idee ancora un po’, proprio come quelle noci, riposte ancora verdi in tante cassette di legno in casa dello zio, quando si era piccoli, e l’immagine di quella bimbetta di quattro anni appena, che sale le scale per rubarne qualcuna di nascosto.

Quelle noci oggi diventano le protagoniste in questo trifle farcito con composta di albicocche, crema pasticcera e noci (in originale la ricetta è alcolica, ma scegliete voi).

Tanta panna per guarnire.

Somloi da Salt is essential di S. Hill

Ingedienti per 8

Per il pan di spagna:- 4 uova medie, 100 g di zucchero semolato, 100 g di farina*

Per la crema pasticciera: -6 tuorli, 750 ml di latte, 2 bacche di vaniglia (mettere i semi dentro il latte, anche se io ho usato estratto liquido), 100 g di farina*

Per la farcitura: 75 g di noci, 75 g di composta di albicocche, 75 g di marmellata di albicocche, 6 cucchiai di rum

Per guarnire: 300 ml di double cream leggermente montata, 50 g di cioccolato fondente, fuso insieme ad una noce di burro

Procedimento

  • Preriscaldate il forno a 190°
  • per il pandispagna (sponge), montate le uova intere con lo zucchero fino ad ottenere una consistenza a nastro. Versatelo nella farina (la mia farina non ha il glutine, voi potete utilizzare una “plain”, secondo me anche una doppio 0). Adagiate il composto all’interno di una teglia quadrata da 23 cm di lato e antiaderente, lasciando cuocere almeno 20 minuti. Successivamente togliete allo stampo e lasciate raffreddare.
  • preparate la crema pasticciera. Usate metà dello zucchero richiesto, unendolo ai tuorli fino ad ottenere una consistenza spessa e cremosa. Mettere il resto dello zucchero in un tegame, insieme a latte e vaniglia, portando a bollore. Nel composto di zucchero e tuorli, aggiungere la farina e allungare con un mestolo di latte in bollitura.Continua fino ad ottenere la giusta consistenza e poi aggiungi tutto al latte. Porta a completo bollore, riversa in una ciotola e metti a raffreddare spolvera la superficie della crema con dello zucchero per evitare che si formi la tipica patina.
  • riduci le noci, la composta e la marmellata di albicocche, il rum in una pasta granulosa.
  • Componi il trifle. Suddividi il pandispagna in due “dischi quadrati”. Adagiane uno, capovolgendolo su di un vassoio. Cospargi con mestà della farcia alle noci uno dei due dischi,aggiungi la crema pasticciera e ricomponi con l’altro disco dopo averlo cosparso con il resto della farcia. Metti in frigo tutta la notte.
  • Per servire, suddividi il trifle in quadratini o scegli la forma usando la tua fantasia, guarnisci con della panna e decora con il cioccolato fuso, versandolo a filo.

NOTE

– Il giudizio su questo libro fu non del tutto positivo, perché l’autore (un vero chef) non risultava molto preciso su alcuni passaggi e dava per scontata una certa familiarità sulle basi in cucina, ma, a ben guardare, fu osservato che le ricette erano spesso arricchite dai cosiddetti “trucchi” del mestiere(come lo zucchero sulla crema pasticciera…), le dritte insomma.

-Anche questa ricetta di oggi è descritta in maniera forse generica, eppure sfido chiunque di voi a non sentirsi in mani sicure, eseguendola. Per me è stato così. I tempi di cottura sono affidabili e sono assolutamente contenta del risultato, peraltro ottenuto senza glutine.

-Da notare che questa è una ricetta della pasticceria ungherese e, nell’introdurla, l’autore afferma di aver incontrato variazioni sul tipo di confettura utilizzata, come le ciliegie al posto delle albicocche, soprattutto a Vienna, ma rimane il suo dessert preferito, tanto da averlo inserito nel menu invernale del suo ristorante come anche a casa sua.

-Questa totale accoglienza dei gusti di tutti, a mio avviso, rende l’approccio a questo dessert molto disteso. La tradizione non è vincolante, insomma. Molto bella questa forma di “libertà”.

Questo è un mio pensiero ed è il motivo che mi ha spinta ad eseguire la ricetta, prima, e a promuoverla, poi, a ragion veduta.

PROMOSSA


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I miei Posh Lollipop per il Club del 27

Questo mese con il club del 27 abbiamo sfogliato un libro di Jamie Oliver, 5ingredients e abbiamo trovato delle ricette facili e gustoso che si realizzano appunto, con soli cinque ingredienti. La ricetta che ho scelto per voi è la versione alla frutta di Lollipop che l’ autore ha conosciuto in Turchia e che normalmente vengono venduti lungo la strada per rinfrescare dal caldo.

Gli ingredienti di cui avrete bisogno sono:

Pudding di riso, fragole, acqua di rose, cioccolato al latte e zuccherini.

Introito calorico stimato in 186 kcal.

Vediamo la ricetta di questi bei

Posh Lollipop di Jamie Oliver, da 5ingredients

– una confezione da 400 g di Rice pudding

-300 g di fragole

-1/2 cucchiaio di acqua di rose

– 100 g di cioccolato al latte

– un cucchiaio di zuccherini per decorare

Riempite per meno della metà degli stampini con il budino di riso e lasciate rapprendere in freezer. Nel frattempo riducete le fragole in purea, aromatizzate con l’acqua di rose e mescolate con il budino di riso rimasto.

Finite di riempire così gli stampi, e rimettete in freezer per una notte.Sciogliete la cioccolata prima di servire, tirate fuori dagli stampi (per questa operazione, sarà meglio organizzarsi) e intingete i lollipop nella cioccolata, prima di decorarli.



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Easy crumble topping per il Redone di Febbraio

Sul gong stamattina ho deciso di partecipare al contest più bello di tutti, bello come il primo amore che non si scorda mai. Eccolo qui.

EASY CRUMBLE TOPPING
Da: Alice Zaslavsky – The Joy of Better Cooking – Murdoch Books (trad. a cura di Maria Pia Bruscia)

Per 4 persone – una teglia di 20 cm di diametro:

50 g di fiocchi d’avena
75 g di farina autolievitante*
55 g di zucchero
100 g di burro freddo

Mischiare in una ciotola i fiocchi d’avena, la farina e lo zucchero. Un buon modo per incorporare il burro è quello di grattugiarlo, ben freddo, sui fori grandi della grattugia, e di usare la punta delle dita per strofinarlo negli ingredienti secchi, ottenendo un insieme bricioloso.

Questa quantità di crumble è sufficiente per coprire con uno strato di 1 cm una teglia da pie di 15-20 cm di diametro, e serve almeno 4 persone.

Disponete la frutta di vostra scelta sul fondo della teglia, distribuirci sopra il crumble e infornare nel forno preriscaldato a 180 °C in modalità statica per 20-25 minuti, finché il crumble sia dorato e il ripieno faccia le bolle ai lati.

Servire tiepido, e se lo si desidera accompagnarlo con una pallina di gelato alla vaniglia, o una generosa cucchiaiata di panna montata, o ancora yogurt (anche di cocco)

Note

Come suggerisce l’autrice, ho spolverato in superficie con un po’ di cannella, non solo per insaporire ma anche per togliere il “pallore” dovuto all’ utilizzo della farina senza glutine.*

Ormai vado in automatico, neppure lo scrivo più, come se tutti sapessero che le mie ricette sono sempre la versione sglutinata di quelle originali.

In particolare, questo topping si presta davvero alla preparazione senza glutine e, con un burro vegetale, come ho fatto io, può diventare anche vegana.

È semplicissima da preparare, quanto gustosa! Potete accompagnarla con del gelato alla vaniglia o dello yogurt ed il gioco è fatto.

La ricetta è Promossa!


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Chocolate pretzel freakshake per il Club del 27

Non è un mangia e bevi, né un milkshake. Si chiama freakshake, ciò quasi un frappè al gelato. Ma questo che vi propongo oggi è anche vegano e gluten free, dolce e salato, in più, davvero semplice da realizzare! Cosa manca, allora? La ricetta…direte voi. Grazie al Club del 27 di Gennaio, non dovrete aspettarla oltre, la trovate qui per il vostro Veganuary e per sempre, perché, secondo me, non potrete farne più a meno.

Chocolate pretzel freakshake

Per una porzione:

4 pezzi di cioccolato fondente (senza latte)

200 ml di latte di soia al cioccolato

2 cucchiaiate di burro di arachidi

1 cucchiaio di gelato vegano al cioccolato

1 cucchiaio di gelato vegano alla vaniglia

6 pretzel salati (senza glutine per me)

una manciata di popcorn

Scaldate il cioccolato per 2-3 minuti a bagnomaria finché non si scioglierà.

Nel frattempo, mescolate il latte di soia con il burro di arachidi in una ciotola e successivamente versatelo dentro un bicchiere alto.

Aggiungete il gelato al cioccolato e il gelato alla vaniglia, nel bicchiere.

Decorate a filo col cioccolato fuso.

Guarnite con i popcorn ed i pretzel e ancora, con un filo di cioccolato.


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Smoked salmon crisps per il Club del 27

Siete già alla ricerca di un menù sfizioso per le feste? Posso darvi qualche suggerimento? Vi lascio qui alcuni menù per farsi gli auguri con amici, colleghi, amanti o parenti e vi propongo una rivisitazione di un classico, le tartine al caviale che si trasformano in chips al salmone affumicato, nulla di più semplice, ma tanto gustoso e.. divertente.

Smoked salmon crisps

16 patatine gusto classico

125 g di salmone affumicato

16 capperi (i miei..)

Panna non zuccherata

Coriandolo o aneto

Per realizzare questa ricetta è sufficiente assemblare le chips, appoggiando delle fettine di salmone affumicato su cui metterete della panna, prima di guarnire con i capperi. A piacere, aneto oppure del coriandolo (perché ne avevo di fresco e delicato).

Questa ricetta è tratta da


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Asian-inspired coleslaw per il Redone di novembre

Oggi è un’altra bella giornata quasi estiva, pur essendo a Novembre, e tutto procede lentamente, ma continuo. Il lavoro è stimolante e ricco di input,trovo anche il tempo di provare nuove ricette e prendermi cura di me e delle nuove amicizie.

Ieri su Instagram vi ho anticipato che vi avrei rivelato questa ricetta dal profumo orientale e sono passata di qui per onorare quella promessa. Siete pronti?

Il libro è River Cottage e l’occasione è sempre l’appuntamento con il Redone, quello di Novembre! Potete partecipare anche voi fino al 26 di questo mese.

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Effetto caramello. I miei cookies noci e cioccolato vegani e glutenfree.

È una bellissima domenica mattina di fine ottobre, l’ottobrata più mite che io ricordi. Prima di uscire a godermi l’ultimo sole con un buon pranzo al sacco, ho pensato di lasciarvi questa ricetta di cookies preparati ieri sera per una cenetta tra amici. L’ispirazione è nata spulciando un blog davvero geniale, Food52. In particolare mi sono letteralmente imbattuta in questi cookies “Caramel Crunch–Chocolate Chunklet Cookies From Dorie Greenspan”

tanto da non riuscire a togliermeli dalla testa. Così ho iniziato a valutare la loro preparazione in versione vegana e glutenfree, secondo le esigenze che avrebbero dovuto soddisfare, perciò quella che segue è la mia versione. Per l’originale vi rimando a Food52.

Cookies effetto caramello alle noci e cioccolato, vegani e glutenfree

Ingredienti

115 g di margarina

75 g di zucchero semolato

Pasta di vaniglia q.b.

Una presa di sale fino

120 ml di olio di semi

130 g di farina deglutinata

50 g di gocce di cioccolato

40 g di noci fresche tostate al momento

Lievito in polvere

Lavorate lo zucchero con la margarina a temperatura ambiente pochi minuti. Aggiungete la vaniglia, il sale, la farina ed il lievito.

Cercate di ottenere un impasto omogeneo a cui aggiungerete alla fine il cioccolato e le noci.Trasferite l’impasto su della carta pellicola e modellatelo con una forma cilindrica di circa 5 cm di diametro e sedici di lunghezza. In questo modo lasciate congelare in freezer un paio d’ore.Trascorso il tempo di riposo, imburrate con la margarina rimasta, una teglia da muffin da 9 stampini.Accendete il forno a 175 °C e iniziate ad affettare il vostro impasto, dividendo prima in tre o quattro e poi ancora in due o tre. Dovete ottenere dei dischetti alti almeno 1,5 cm. Tenderanno a spezzarsi in due, ma potete ricomporli una volta inseriti negli stampini.Infornate per almeno 22/25 minuti. Tenete conto che i cookies terminano la cottura fuori dal forno, ma dovete trasferirli su una gratella molto delicatamente. E servirli ormai tiepidi, quando si saranno ben compattati. Potete aggiungere della panna o del gelato.