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Avventure di una mamma blogger


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Buon compleanno al mio Blog!

compleanno blog

Happy birthday to YOU, blog!

Lo so, non è una torta di compleanno, è un lassi ovvero una bevanda molto dissetante di uso frequente in India, e che potrete preparare facilmente con dello yogurt bianco, acqua di rose, zucchero e latte (se siete tradizionalisti) acqua ghiacciata, se volete rompere con la tradizione, e poi tanto ghiaccio…. A presto con tante ricette gustose e storie di vita vissuta, la mia 😉


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L’affumicatura home-made per l’Mtc 70. Tonno fritto affumicato su un paté affumicato di cardi.

Ci siamo! Ci sono! Doppiamente emozionata, e per la super sfida di Febbraio dell’MTC arrivato alla 70ma edizione e per la sfida sull’affumicatura casalinga proposta da  Greta.

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E per le mie 40 candeline, l’ho detto. Non so cosa mi prenda, sono sempre stata restia in fatto di festeggiamenti, al punto da lasciar passare inosservata pure questa tappa così importante degli Anta. Alla fin fine mi sono lasciata travolgere dal vortice dei festeggiamenti come quando ai matrimoni vieni tirato dentro il trenino, proprio tu che faresti da tappezzeria al divanetto, ma vabbé. Così oggi pubblico in concomitanza con questa ricorrenza, roba che non si ripeterà mai più,promesso.

Pubblico oggi, anche perché, se saltasse oggi, proprio non saprei quando.

Febbraio è così breve, ma così intenso.

Tant’è.

Un po’ come il piatto che vi presento oggi, non di breve preparazione, ma intenso nel gusto, nel profumo e tutto quello che vi viene in mente. Ah, si.

E’ un auto-regalo,ve l’ho detto? Mi son regalata questo menu. Mi son regalata pure mezzo Amazon…

Si, un piatto tutto per me!perché i cardi sono la sola a mangiarli in casa, e di solito non preparo mai ciò che piace solo a me. Vado sempre incontro ai gusti dei commensali, nonché co-inquilini, e congiunti, nella fattispecie marito e pargolo.

Al tonno, invece, avrei preferito le triglie, e per etica ambientale, e per sapore più delicato, e perciò sicuramente più affumicabile. I trucioli di limone sono arrivati troppo tardi,Amazon 0 Sonia 1. Ma, Santa Greta De Meo, che abbiamo spremuto fino all’osso, ci ha garantito che per l’affumicatura casalinga i trucioli non sono indispensabili, così ho usato il riso (ma anche i pop corn:). Il resto è storia.

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Il tonno

  • Dry rub all’origano (12 ore)

150 g trancio di tonno

1 cucchiaio di sale fino (rosa)

1 cucchiaio di zucchero grezzo

1 cucchiaio di origano locale

carta pellicola

un pesetto

Massaggiare il filetto di tonno con il mix dry rub e avvolgere nella carta pellicola, lasciato i lati aperti per la fuoriuscita del liquido. Mettere in un contenitore basso con un pesetto e tenere in frigo per un tempo opportuno. In questo caso dodici ore, controllando e svuotando il pacchetto dopo sei ore.

  • Lavaggio
  • Affumicatura a freddo 15 minuti 

1 cucchiaio di riso

1 cucchiaio di zucchero semolato

buccia di mezzo limone bio privata della parte bianca

un pugno di timo serpillo essiccato in taglio tisana

qualche fiore di fiordaliso essiccato

carta di alluminio

cestello

Frittura

Olio di semi

pane grattugiato (per noi gluten free)

1 albume

Allestire un affumicatore utilizzando una pentola-al cui fondo riporre un cartoccio di carta di alluminio sagomato ad hoc e riempito del mix per l’affumicatura- con cestello. In mancanza dei trucioli, si può procedere con il riso. Avviare la fiamma ponendo la pentola su un fornello e quando comparirà la colonnina di fumo, togliere dal fuco ed inserire il tonno nel cestello, a distanza dal fondo della pentola, coprire velocemente con il coperchio e lasciare affumicare per il tempo desiderato. In questo caso, avendo già sottoposto il tonno a marinatura, non ho protratto troppo a lungo l’affumicatura, dovendo peraltro friggerlo. Trascorso il tempo di affumicatura, procedere con la impanatura, dopo averlo tagliato a strisce e passato nell’albume. Friggere in olio di semi portato a temperatura e mettere da parte su carta assorbente.

IL PATE’

I CARDI

1,2 kg di cardi

acqua abbondante

2 limoni

1 cucchiaino di bicarbonato.

Dopo aver messo il tonno a marinare, bisogna pulire i cardi, usando rigorosamente dei guanti, per evitare l’annerimento delle mani. Pulire bene i cardi dallo scarto, tagliarli a tocchetti e metterli subito in ammollo con due limoni affettati e abbondante acqua con bicarbonato. Dopo sei ore, cambiare acqua e rimettere dei limoni, senza più aggiungere il bicarbonato.

Il giorno dopo, prima di friggere il tonno, cuocere i cardi con il burro affumicato(vedi sotto) e dei cipollotti tritati, e poi frullarli.

Continuare la cottura per qualche minuto avendo aggiunto la ricotta affumicata. (vedi sotto).

Per preparare il paté di cardi ho scelto di affumicare a freddo solo la ricotta ed il burro, utilizzando lo stesso sistema illustrato sopra, ma sostituendo alcune spezie, come elencato di seguito.

La ricotta

  • Affumicatura a freddo per 20 minuti

100 g di ricotta light sgocciolata

1 cucchiaio di riso

1 cucchiaio di zucchero

1 cucchiaio di tè verde tostato Hojika

1 cucchiaio di timo serpillo taglio tisana

carta di alluminio

Il burro

125 g di burro a T ambiente

sale q.b. per lavorare il burro

Affumicatura a freddo 30 minuti

1 biccherello di pop corn non salati

1 cucchiaio di zucchero

1 cucchiaio di tè verde tostato Hojika

1 cucchiaio di fiori essiccati di fiordaliso

carta di alluminio

 

Comporre il piatto, cominciando dal paté, su cui adagiare il tonno. Decorare con petali di fiordaliso e servire caldo.

PS= anche freddi i cardi sono sempre oltremodo buoni!!

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Con questa ricetta partecipo al MTC 7o

l’Affumicatura casalinga.

Per approfondire, vi segnalo questo articolo di Maria Pia, che ringrazio!

 

 

 

 


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Pasta Roux alle tre farine gluten-free con ricetta per mini quiche di cavolfiore alla curcuma.

Oramai considero un privilegio quello di poter partecipare alla sfida mensile del MTC…e credo di dovermi in qualche modo giustificare con la squadra, perché propongo delle foto sempre più scadenti (non che io sia mai stata bava in questo step) e le idee possono sembrare poco originali, ma succede che negli ultimi tre mesi ci sono stati cambiamenti nella mia vita lavorativa e il tempo a disposizione è sempre troppo poco. La priorità, per me, rimane la stessa: mio figlio – come per tutte le mamme, del resto!!! Perciò quando rientro a casa sono tutta per lui e se decide di rovinarmi il set o giocare con la fotocamera, io mi adeguo e utilizzo lo smartphone che ancora regge … il resto è storia di tutti i giorni.

***

La sfida n. 46 prevede una base di pasta Roux, su proposta di Elisa Baker del blog Cuocicucidici , con  appareil  salato a base di panna e uovo. Essendo le mie proposte tutte gluten free, ho pensato (dando anche fondo alla dispensa) ad una mini quiche  a base di farina di quinoa, riso e teff rossa.

La primavera è alle porte, insieme alla Pasqua, perciò questa ricetta mi dà l’occasione di provare il menù del Lunedì di Pasquetta, che inaugura, di solito, la stagione dei pic-nic.

Ecco perché vi propongo la mia quiche in formato mini e vi suggerisco di incartarle una per una in fogli di carta colorati che una volta fuori casa, potrete scartare e gustare su un prato o in riva al mare. Queste idee mi hanno ispirata in questi giorni ed è il mio augurio per voi. E’ ancora tempo di auguri, infatti, da queste parti!!! Mio figlio compie QUATTRO anni e poi si festeggiano anche i papà…e, se la memoria non mi inganna, compie gli anni anche la mia blogger preferita, Annamaria Pellegrino(diciamolo!!!)

Perciò, auguri, auguri e ancora auguri 😉

Tornando alla mia modesta ricetta, per il ripieno ho usato del cavolfiore bianco e un pizzico di curcuma.

Ingredienti per la base

100 g farina di quinoa

50 g farina di riso

50 g farina di teff rossa

1 cucchiaino di gomma di xantano

125 g di burro a dadini

1 uovo

½ cucchiaino di sale

un pizzico di zucchero

un cucchiaio di latte freddo

“Versate la/le farina/e a fontana sul piano di lavoro. Mettete al centro il burro, il sale, lo zucchero e l’uovo, poi mescolateli e lavorateli con la punta delle dita.

Incorporate piano piano la farina, lavorando delicatamente l’impasto finché assume una consistenza grumosa.

Aggiungete il latte e incorporatelo delicatamente con la punta delle dita finché l’impasto comincia  a stare insieme.

Spingete lontano da voi l’impasto con il palmo della mano, lavorando di polso, per 4 o 5 volte, finché è liscio. Formate una palla, avvolgetela nella pellicola e mettetela in frigo fino all’uso.” 

NB Io ho utilizzato l’impasto dopo 48 ore, era diventato molto più omogeneo rispetto all’impasto appena fatto che vi ho mostrato in foto.

 

Ingredienti per il ripieno

½ cavolfiore bianco

acqua per la bollitura

sale q.b.

2 tuorli

75 ml panna fresca

un pizzico di curcuma

Pulire e tagliare le cimette di un cavolfiore, mettere a lessare in acqua salata.Colare e far raffredare. Schiacciare le cimette cotte con i rebbi di una forchetta  e aggiungere la panna, il turlo d’uovo e un pizzico di curcuma, lavorando l’impasto fino ad ottenere una crema omogenea. Utilizzarlo come ripieno dopo aver effettuato una prima cottura in bianco del guscio di pasta brisee.

Per ultimare la cottura (a 170°C) ricoprire con un altro strato sottile di pasta e spennellare con del latte.

Con questa ricetta partecipo al MTC 46

perché oggi è un giorno speciale!

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I dì di festa …ricette dolci per carnevale e dintorni.

Coincidenza vuole che si susseguano due post compleannosi, ma questa volta è per farmi gli auguri da sola!

Ebbene si,oggi compio gli anni e ho deciso di festeggiare con un post semplice semplice, diretto, breve e brioso, insomma tutte qualità che mi rappresentano bene…e lo faccio con una ricetta ovviamente gluten free…solo che sono incerta sul nome perché io le ho sempre chiamate chiacchere ma la signora Moroni del tubo catodico le vuol chiamare frappe…chiamiamole come più ci piace, certo è che sono buonisimme e la versione senza glutine nulla ha da invidiare a quelle glutinose. Invece il pagliaccetto in foto è un lavoretto del mio ometto, bello vero?

Ingredienti per un vassoio grande

150 g farina senza glutine

1 tuorlo

un pizzico di sale

1 cucchiaio di zucchero semolato

buccia e succo di limone

30 g burro

latte se necessario (o liquore o vino bianco) q.b.

olio di semi di girasole per friggere

zucchero a velo senza glutine per decorare

Disporre la farina su una spianatoia e procedere come al solito,aggiungendo il tuorlo,l o zucchero e il burro a dadini. Aggiungere un pizzico di sale e continuare a lavorare l’impasto, fino ad ottenere un panetto morbido.

Bagnare con un po’ di succo di limone e grattugiarne anche la buccia.

Se occorre, bagnate con del latte, come ho fatto io, se invece i dolci sonodestinati agli adulti si può usare vino o un liquore al limoncello.

Stendete con un matterello e ritagliate dei rettangoli di pasta oppure altre forme, triangoli e rombi. Potete effettuare dei taglietti al centro di ogni forma e farvi ripassare all’interno una parte della figura.

Proseguite con la frittura, ma poche forme alla volta, che lascerete asciugare su della carta assorbente prima di sporre su un vassoio e spolverare con lo zucchero a velo.

Buone da gustare anche nei giorni seguenti.

Buon carnevale e alla prossima.


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Io il tè (Matcha) non lo bevo…ci preparo un bel gelato!

Ne avrei tante da raccontare sul tè Matcha...la cosa certa è che esiste (questa ve la spiego in un altro post)!

Non è l’invenzione di qualche blogger radical chic.

Per ora son riuscita a reperire quello in foglie, che è una miscela di tè Giapponese (ovviamente) misto a del riso tostato. Esattamente vi sto parlando di questo, anche se mi secca far pubblicità gratuita O.o

In questi giorni sono presa dall’organizzazione di un corso di naturopatia …niente a che fare con il tè…ma se è vero che il tè appartiene ad una cultura millenaria e a luoghi lontanissimi da quelli del Vecchio Continente, allora le due cose, corso di naturopatia e tè, si incontrano in quei due grandi principi dello Yin e Yang della filosofia Zen e della medicina orientale tradizionale. Giovedì pomeriggio si parlerà di Energia e Benessere, in una location immersa nella natura.

Sono entusiasta. Se qualcuno volesse aggiungersi, il posto c’è!

Come ho scritto nel titolo, io il tè Matcha non lo bevo, il profumo mi ricorda la paglia, non saprei. Ma ho fatto un gelato di cui non potevo non parlarvi, anche perché è stato facile! A voi provarci 😉

Ingredienti

2 cucchiaini di tè verde Matcha

2 tuorli d’uovo bio

60 g di zucchero  bianco semolato

200 ml di panna da montare

Procedimento

Se non avete il Chansen, il famosissimo frustino in bambù per preparare il tè verde Matcha, tranquilli, utilizzate la frusta con cui montate gli albumi, come ho fatto io, e in 50 ml d’acqua tiepida (non bollita) versate i cucchiaini di tè, agitando con il frustino. (E’ divertente). A parte, lavorate i tuorli con lo zucchero. Aggiungete la bevanda al composto, dopo averla filtrata e fatta raffreddare.

Montate la panna a parte, aggiungetela al composto ben amalgamato. Trasferite il tutto in una vaschetta in plastica a chiusura ermetica e mettete in freezer. Potrebbero bastare tre ore prima di servire, ma io l’ho lasciato in freezer tutta la notte.

Devo dire che il risultato è sorprendente e molto chic…invece i vostri radicali liberi vi abbandoneranno molto presto!

Baci.

PS. Il mio BLOG compie un anno (sempre giovedì). Ho in programma una torta..se non dovessi riuscire a postarla in tempo, mi fareste ugualmente gli auguri?

Alla prossima.