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Avventure di una mamma blogger

STRUDEL INTRECCIATO DI MELE, FICHI MANDORLATI E ZUCCHERO DEL PERU’ SU CREMA CHANTILLY.

8 commenti

Gli spagnoli che, per primi, hanno scoperto e utilizzato le numerose strade degli inca, non hanno esitato a paragonarle a quelle che costituivano il vanto dell’antica Roma. [da Wikipedia]

Oggi, probabilmente su quelle stesse strade sono trasportati i prodotti del Perù, prima di salpare alla volta dell’Europa, il Vecchio Continente. Questa strada ha percorso lo zucchero integrale di canna  che ho scelto per dolcificare il mio strudel intrecciato. Normalmente ci si aspetta che uno zucchero di canna sia più granuloso, e si sciolga con più difficoltà. Questo zucchero invece, che proviene da agricoltura biologica ed è un prodotto organico, sembra più una polvere dal colore e profumo molto intensi, quanto può esserlo quella melodia che nel lontano 1986 fece da colonna sonora a Mission … la ricordate?

Questo zucchero insomma interroga tutti i 5 sensi, anche l’udito. Mio papà ha sempre usato lo zucchero di canna nella sua pochissima esperienza di cucina, tanto che ha sempre cercato di propinarcelo in svariate occasioni. Oggi ve ne parlo perché è il suo compleanno e stasera festeggeremo anche con il mio Strudel. Il ripieno contiene anche mele e fichi secchi mandorlati, tipici della nostra tradizione salentina. Legano molto bene con questo zucchero, un prodotto “senza frontiere”, per chi conosce la storia dell’Azienda che lo produce e che porta il nome di uno dei più famosi nativi d’America, Alce Nero. No. Questo NON è un post pubblicizzato, ma “dare a Cesare quel che è di Cesare” mi sembrava il minimo. E spero che Patty di Andante congusto gradirà!

Stavolta, però, la sfoglia non è arrotolata, mi spiace non aver rispettato il suggerimento di Mari, bensì intrecciata,una variante, credo, danese. Ma quanti Paesi ci sono in questo dolce? Vabbè….non lo vogliamo sapere.

Mantiene però la sua essenza “sglutinata”, quello sì!

Ingredienti per 4 persone:

125 g mix di farina NutriSì

½ bicchiere di acqua tiepida

1 cucchiaino di aceto di mele

chiodi di garofano (solo per riposare)

burro fuso

mele renette q.b.

fichi secchi mandorlati del Salento

zucchero integrale di canna biologico del Perù

Per la crema chantilly:

1 tuorlo

zucchiero bianco a velo

100 ml latte freddo

1 cucchiaio di amido di mais

panna montata

Procedimento

Disporre la farina a fontana su una spianatoia, versare l’acqua tiepida in cui si è diluito dell’aceto di mele e lavorare l’impasto senza glutine pochi minuti (aiutarsi con della farina di riso verso la fine, per ottenere una sfera liscia e asciutta). Disporre sulla sfera infarinata i chiodi di garofano a raggiera e mettere a risposo in un canovaccio di cotone, che servirà successivamente. Pulire e affettare le mele ( può bastarne una), zuccherare e mettere da parte. Affettare i fichi secchi mandorlati (almeno cinque).

Con un matterello iniziare a lavorare la sfoglia, dopo aver tolto tutti i chiodi di garofano che l’avranno profumata nel frattempo. Purtroppo inizierà a spezzarsi al centro, ma procedere re impastando al momento, se necessario. Spennellare con burro fuso e, prima di disporre il ripieno, procedere al ritaglio di fascette laterali (su entrambi i lati, vedi tra le foto) e farcire solo nella parte centrale rimasta senza tagli. Assicurare le estremità, che vanno richiuse per prime, e procedere a treccia. Cuocere a 180°C per 20 minuti, anche a forno ventilato.

Crema chantilly per servire.

In un pentolino a fuoco basso versare un tuorlo con dello zucchero a velo setacciato. Mescolare con un cucchiaio di legno e poi versare il latte, continuando a mescolare. Unire l’amido di mais. Senza far addensare troppo, togliere dal fuoco e aspettare che la crema pasticciera si raffreddi. Non aromatizzare. Montare della panna per dolci e unire alla crema pasticcera, unendo delicatamente senza smontare del tutto la panna.

Con questa ricetta partecipo alla sfida n. 36

del MTC di Febbraio

Con questa ricetta partecipo anche al Contest di Patty

E’ Senza? E’ Buono!

Pasticceria naturale:sana ma golosa

Autore: Sonia C.

Tutto ciò che viene dalla mia cucina è cresciuto nel cuore (Paul Eluard)

8 thoughts on “STRUDEL INTRECCIATO DI MELE, FICHI MANDORLATI E ZUCCHERO DEL PERU’ SU CREMA CHANTILLY.

  1. Lo strudel intrecciato e non arrotolato mi mancava. Quante cose s’imparano con l’MTC!

  2. Carissima Sonia, grazie per aver proposto un altro strudel, questa volta con la variante intrecciata per giunta, ancora più difficile visto che l’impasto è senza glutine 🙂
    Ma che bella idea quella di mettere i fichi mandorlati, a me piacciono tantissimo, mia suocera me li prepara sempre. Trovo che si inseriscano perfettamente in questo tipo di ripieno. Bravissima e grazie ancora 🙂
    Mari

  3. arrivo tardi per gli auguri a tuo papà, ma ci tengo a farglieli lo stesso, non fosse altro che per la sensibilità che emerge dal suo modo di scegliere gli ingredienti. Hai scelto una via difficile, per il tuo strudel (come quelle degli Incas, in effetti), ma poterselo godere con Morricone in sottofondo, per giunta col ricordo di un film che ho amato tantissimo, è stato un bonus di cui ti ringrazio davvero. Sei perfettamente a tuo agio nell’mtc e ci stai regalando delle ricette interessantissime: complimenti davvero!!!

  4. Carissima, con un po’ di ritardo riesco a passare per leggere la tua ricetta. Naturalmente è uno splendido dolce ma devo per il momento metterti fuori concorso perché non riesco ad inserirlo in nessuna categoria di quelle previste, non essendo un dolce per la colazione né pasticceria fine da te. Ti invito però a partecipare leggendo bene le finalità del contest e rivolgendoti alla nostra tutor per qualsiasi dubbio. Sono certa che potrai pensare ad una ricetta realizzata appositamente per questa iniziativa, che vuole essere un modo per sensibilizzare le amiche blogger verso una pasticceria naturale. Ti ringrazio in ogni caso per esserti lanciata. Guarda che ti aspetto eh, hai tempo fino al 31 marzo. Un abbraccio Pat

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